La mafia uccide d'estate by Angelino Alfano

autore:Angelino Alfano [Alfano, Angelino]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Political Science, General
ISBN: 9788852021480
Google: n2-qw9DGjaEC
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2011-11-07T23:00:00+00:00

Digitalizzare, digitalizzare e digitalizzare

Quando ho cominciato il mio mandato di ministro ho dovuto constatare che nell’era di Internet, per notificare un atto a un avvocato, il ministero mandava un impiegato a piedi sino al suo studio.

Ho preteso quindi che si utilizzassero le comunicazioni elettroniche. Il numero delle notifiche cartacee effettuate in Italia è pari a circa 28 milioni. Sì, proprio così, 28 milioni di notifiche effettuate a mano per il tramite di 4000 impiegati ministeriali che svolgono funzioni di «camminatori», 4000 persone su 40.000 dipendenti del ministero addette a compiti che nel terzo millennio potrebbero serenamente essere affidati all’Ict, l’Information and communication technology! Ho, dunque, fortemente incrementato il processo civile telematico e previsto un nuovo sistema per i pagamenti elettronici. In un mondo abituato a usare la carta di credito e il bancomat, è quantomeno singolare che la giustizia italiana usi ancora i bolli e le marche, simpaticamente chiamate «ciceroni», quasi a ricordarci che siamo rimasti fermi a tempi antichissimi. Ho anche previsto un piano di forte digitalizzazione degli atti processuali in modo che i giudici e i nostri impiegati non siano più costretti a maneggiare polverosi faldoni di carte, difficili da maneggiare e da gestire, in archivi spesso insicuri e sempre costosi. Molte di queste innovazioni (alcune delle quali complesse dal punto di vista tecnico), pur essendo poco note al grande pubblico, stanno cambiando in meglio il volto della giustizia civile. Cito, a titolo di esempio, la procedura che permette di svolgere in via telematica le aste giudiziarie, in modo da garantire una maggiore trasparenza e assicurare a tutti i cittadini interessati la possibilità di acquistare un immobile a prezzi competitivi. Finora questa possibilità è stata assicurata solo ai soliti furbi. L’informatica come chiave di una moderna scelta di efficienza e come «turbo» per l’accelerazione dei processi, delle decisioni e, conseguentemente, dell’incremento dell’output.

Nonostante la costante contrazione delle risorse, l’impegno del governo in questo settore è stato davvero imponente e i risultati positivi sono misurabili oggettivamente con la semplice citazione di alcuni numeri di rilievo. Il processo civile telematico è attivo con valore legale per i decreti ingiuntivi in 25 tribunali, in 12 per le esecuzioni, in 8 per le istanze di fallimento e in 5 anche per i pagamenti elettronici (servizio che consente di pagare con moneta elettronica il contributo unificato e tutti i diritti previsti), mentre all’atto del mio insediamento questi numeri erano pari a zero, sostenuti (se così si può dire!) da investimenti per soli 600.000 euro. Adesso gli investimenti nel settore sono stati portati a oltre 15 milioni di euro.

I sistemi web di gestione dei registri informatici per la cognizione ordinaria (vera e propria precondizione per un effettivo processo di informatizzazione efficiente) sono stati attivati in 18 distretti di Corte d’appello (su 26) e in 127 tribunali (su 165), mentre a metà del 2008 si era fermi a un solo distretto e 10 tribunali. I sistemi web di gestione dei registri informatici per le esecuzioni sono stati attivati su tutto il territorio nazionale, mentre nel 2008 risultavano attivi soltanto 12 distretti e 58 tribunali.

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